Linea GIG e il Paese delle Meraviglie
Intere generazioni di bambini sono cresciute coi marchi
Linea GIG e Horvat Giocattoli, diventati ben presto
sinonimo di divertimento spensierato, “magia” e infanzia
felice, oltre che di qualità. Grazie a questi marchi sono
arrivati in Italia alcuni dei giocattoli più amati (e ancora
ricordati con nostalgia) degli anni ’70, ’80 e ‘90.
L’immaginario ludico dei ragazzi di quegli anni è stato però
plasmato anche grazie alle storiche pubblicità sul
settimanale Topolino e gli spot trasmessi sulle Tv private
di allora.
Il consorzio guidato da Gianfranco Aldo Horvat, con la
sua Horvat Giocattoli, nasce dall’unione di vari grossisti
italiani del giocattolo in un unico gruppo, fondato nel 1968
e inizialmente chiamato Gruppo Italiano Giocattoli (da cui
l’acronimo GIG), con sede principale a Firenze, all’Osmannoro, vicino Sesto
Fiorentino.
Il gruppo diventa un’importante realtà con una rete di distribuzione capillare attiva in
tutta Italia, guidata da Horvat con i vari soci e distributori quali De Franchis
(Milano), Fulli Giocattoli (Roma), Godino Giocattoli (Torino), Minale Giocattoli
(Napoli), Repetto (Genova), Splendor (Bologna), Testi (Padova).
Nel 1976, dato il forte sviluppo aziendale, Horvat
cerca un’agenzia di comunicazione pubblicitaria a
servizio completo che curi tutta l’immagine del
gruppo (cataloghi, spot, confezioni, espositori e
materiale punti vendita, campagne pubblicitarie) e la
trova nella Phasar, anch’essa di Firenze, guidata da
Alberto Ferrarese, socio fondatore.
Inizia così il decennio di stretta collaborazione fra
Phasar e GIG, fra Ferrarese e Horvat (i “dieci anni
nel paese delle meraviglie” del nostro libro), con la
trasformazione del marchio da GIG a Linea GIG, col famoso logo ovale divenuto nel
tempo sinonimo di qualità, e il Pay Off (slogan) “Nel paese delle meraviglie”.
In poco tempo Linea GIG diventa una delle più
importanti aziende nel campo del giocattolo in Italia,
contribuendo a importare nel nostro paese giochi come
Fiammiferino, Playmobil, Micronauti (i mitici Force
Commander, Baron Karza, Green Baron, Red
Falcon, Emperor), Diaclone, Eagle Force, i primi
Trasformer, Pelocaldo, Brillantina Rimbalzina,
Robapazza che strumpallazza, Flippo Trippo,
Trottolino Luminoso, Soffioplà, The Black Hole,
Sabbia Magica, Pepo e Pepito, Cuore Caldo e
tantissimi altri giocattoli realizzati in Grecia, Giappone, Stati Uniti e anche in Italia.
Linea GIG continua la sua scalata anche terminato il sodalizio con Phasar, importando
i Transformers e in seguito GIG Nikko, Nintendo, Exogini, Micromachines e
tantissimi altri prodotti; apre inoltre il marchio Amico Giò, una catena di oltre 800
negozi, la cui comunicazione pubblicitaria (negli anni 1992-93) sarà di nuovo seguita
da Alberto Ferrarese e dalla sua Phasar.
Nel 1994 entra nel Gruppo
GIG anche Giochi Preziosi
(che diventa azionista di
minoranza) e nel 1994 viene
quotata in Borsa arrivando, nel
1998, a fatturare 400 miliardi
di Lire con oltre 600 dipendenti
sul territorio nazionale e, nel
1997-98, a sponsorizzare la
Fiorentina attraverso il brand
Nintendo. È alla fine degli anni ’90 che la crisi colpisce duro, provocando mobilità e
infine la procedura fallimentare, anche a causa dell’investimento sbagliato nei negozi
Toys “R” US in Italia. È del 1999 l’acquisto del marchio Linea GIG proprio da parte di
Giochi Preziosi (allora numero due del giocattolo italiano), mentre Horvat rimane
come consulente fino al 2003.
Agenzia di Pubblicità Phasar di Firenze
L’agenzia Phasar nasce a Firenze nel 1975
dall’idea di quattro professionisti della
comunicazione pubblicitaria: Alberto Ferrarese
(marketing), Maurizio Fagiuoli (gestione media),
Emilio Rainieri (esperto spot e video), Corrado
Cirio (copywriter). L’azienda in breve tempo acquisisce importanti clienti in vari
settori: dal giocattolo (fra questi i giochi Linea GIG) alle calzature per bambini,
dall’arredamento alla cosmesi, camper e caravan, abbigliamento e Grande
Distribuzione.
Tra la fine degli anni ’80 e l’inizio dei ’90 Phasar si associa a un importante gruppo
pubblicitario milanese, ma la collaborazione dura pochi anni; Ferrarese rimane così
l’unico socio e titolare dell’azienda, proseguendo l’attività con i suoi collaboratori più
stretti e, in seguito, con i figli.
Dall’agenzia di pubblicità Phasar nel 2001 è nata, come “spin-off”, Phasar Edizioni,
marchio editoriale fondato da uno dei figli, Lapo Ferrarese. Il libro Dieci Anni nel
Paese delle Meraviglie (2016) è edito proprio da Phasar Edizioni.
Dalla metà degli anni 2000, Alberto Ferrarese ha guidato la sua Phasar insieme
all’altro figlio, Niccolò, fino alla pensione.
Gianfranco Aldo Horvat nasce il 29 agosto 1942 a
Padova.
In gioventù è pilota di auto sportive per poi occuparsi
successivamente della Horvat Giocattoli, azienda fondata
dal padre Aldo e da lui rilevata.
Si dimostra uomo di forte carisma e grande imprenditore,
tanto da arrivare a guidare nel 1968 il consorzio di sei
grossisti di giocattoli italiani denominato “GIG”,
trasformandolo poi in una S.p.A., la famosa Linea GIG. Il
rapporto decennale degli anni ’70 e ’80 vede la scalata di
GIG come una fra le maggiori aziende di giocattoli
italiane, supportata dall’Agenzia Phasar di Firenze di
Alberto Ferrarese e dagli spot realizzati da quest’ultima
in collaborazione con lo Studio K di Pino Marchi.
Al tracollo di GIG, fra il 1999 e il 2000, il marchio viene
acquistato da Enrico Preziosi (titolare di Giochi Preziosi), che mantiene Horvat come
consulente fino al 2003.
Successivamente, nel 2008, Gianfranco Horvat acquista la maggioranza della Edison
Giocattoli, con cui aveva già collaborato negli anni ’80 per alcuni giochi poi distribuiti
tramite GIG, come TH3 (alle cui pubblicità aveva lavorato anche la Phasar di Alberto
Ferrarese). L’idea è quella di rilanciare l’azienda di Barberino di Mugello e
ricominciare ad importare giocattoli in Italia riformando un team storico formato dallo
stesso Horvat, dalla Phasar di Alberto Ferrarese e dallo Studio Mark di Pino Marchi.
Nonostante un forte piano di comunicazione programmato e un inizio di
organizzazione aziendale, nel 2009 tutto si ferma a causa dell’improvvisa morte di
Horvat.
Giuseppe “Pino” Marchi, figlio di Marino Marchi, è regista e produttore televisivo.
Lavora in tutto il mondo, vincendo premi in festival
internazionali. Dal 1964 è anche regista e produttore di spot
televisivi, prima come presidente dello studio televisivo
Marchi Produzioni e poi come CEO dello Studio Kappa. È
proprio con lo Studio K che comincia la collaborazione con
Linea GIG di Gianfranco Horvat e la Phasar di Alberto
Ferrarese (che aveva già conosciuto ai tempi di Carosello).
È lui il regista di spot spettacolari come Eagle Force,
Micronauti e tantissimi altri realizzati per GIG.
Anche dopo la separazione tra GIG e Phasar, Pino Marchi
prosegue l’avventura con GIG insieme all’agenzia Leader e,
per quasi quarant’anni, diventa collaboratore a tutto tondo
per la comunicazione di Horvat, seguendolo anche
nell’avventura di Amico Giò, fino alla cessione del marchio a
Giochi Preziosi.
Attualmente vive a Firenze, dove è amministratore delegato
e proprietario della casa di produzione televisiva indipendente
Mark Tv & Communication, con la quale per oltre tre decenni ha collaborato con le
principali aziende produttrici di giocattoli nel panorama italiano e internazionale,
acquisendo esperienza specifica nella commercializzazione di prodotti giocattolo e
nella comunicazione rivolta a bambini e famiglie.
Negli ultimi anni lo staff dei suoi soci cresce ulteriormente con l’arrivo dei suoi figli.
Oltre a ciò, Pino Marchi scrive numerosi articoli su stampa specializzata e stampa
generale.
Realizza tre libri di cui il terzo, ITALIA SPRAY. Graffiti e dintorni, è un’antologia
fotografica di circa duemila foto originali con pensieri, idee, opinioni, proteste e
scritte sui muri realizzate da persone qualsiasi.
© Alberto Ferrarese, Lapo Ferrarese, Niccolò Ferrarese - 2016
© Phasar Edizioni - 2016
ATTENZIONE: NON è (solo) un
libro di vecchie pubblicità, NON è
un catalogo a colori di immagini. E’
un libro da... LEGGERE!